Origini, curiosità e caratteristiche sulla Vodka

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La vodka è il più particolare e atipico distillato bevuto in tutto il mondo, senza risparmiare Stati Uniti, Canada e Giappone. Questo infatti, risultato di un preciso processo di distillazione di cereali o patate, non va alla ricerca di sfumature profumate e suggestive date dall’invecchiamento in botti o l’uso di botaniche, ma al contrario, cerca la purezza del gusto che è quindi limpido e misterioso allo stesso tempo.

Quali sono le origini della Vodka?

Le origini della vodka liscia sono ancora molto discusse e tormentate. L’invenzione di questa limpida bevanda si contende tra Russia e Polonia, entrambi stati dell’Est Europa. Il primo reperto scritto che fa riferimento al distillato risale al 1405, quando su un registro di Sandomierz, sede governativa polacca, vennero trovati accenni di una ricetta su un’acqua con gradazione alcolica superiore al 50%.
Nella prima metà del ‘500 in Polonia erano operative più di sessanta distillerie ufficiali di vodka, alle quali è doveroso aggiungere una buona percentuale di produzioni illegali e non dichiarate.
Nello stesso periodo in Russia, lo Zar Alessio MIchajlovič Romanov, promuove un codice imperiale per la produzione della vodka liscia, e qualche anno dopo anche i proprietari terrieri avevano diritto ad un alambicco per la produzione personale del distillato.
Due secoli più tardi, nel 1751, il termine “vodka” compare in un documento firmato da Caterina la Grande, e da quel momento quella parola viene utilizzata con il significato che conosciamo noi oggi.

La grande diffusione

La diffusione della vodka liscia nel continente europeo è attribuita per buona parte alla ritirata di Napoleone e le sue truppe che, sfiancate dal freddo e dalla fame, trovarono conforto e sollievo dall’assunzione di questo distillato, e la giusta carica per ritornare a Mosca. Nonostante il primo contatto avvenuto in questa occasione, la vera diffusione è arrivata a seguito della Rivoluzione Russa del 1917. La fuga della popolazione russa verso Francia ed il resto d’Europa infatti, comportò il diffondersi della ricetta e dei segreti per la distillazione della vodka liscia.
Ma è al termine della seconda guerra mondiale che la crescita del consumo di vodka diventa esponenziale. Infatti, dall’Europa settentrionale ed occidentale fino agli Stati Uniti d’America, la distribuzione di vodka ha raggiunto tutto il mondo e superato il consumo di molti altri distillati tra cui bourbon e whisky.

Come si ottiene la vodka?

La vodka si ottiene attraverso la lavorazione di materie prime ricche di amido e zuccheri. Nel primo step gli elementi primari, preferibilmente cereali (orzo, grano o segale) e patate, di cui si sfrutta la polpa e la fecola, vengono macinati con acqua. Da qui il composto viene lasciato a fermentare con lieviti specifici per far si che questo raggiunga i gradi alcolici necessari.
Dopo qualche giorno di riposo, il composto subisce una prima distillazione, dalla quale si raccoglie il vapore prodotto, ed una seconda distillazione, fondamentale per eliminare le sostanze più pesanti e leggere come anidride solforosa e aldeni. Da qui il numero di volte che il composto viene distillato è puramente a carico del mastro distillatore, più volte viene ripetuto il processo e più il distillato sarà limpido ed inodore, fino ad ottenere un gusto neutrale.

Quanti tipi di vodka si ottengono?

Al termine di tutti i processi di distillazione, è possibile allungare il distillato con dell’acqua per raggiungere la gradazione alcolica richiesta dal mercato. La gradazione alcolica può essere un primo elemento di categorizzazione della vodka, ma lo è ancora di più la selezione di due categorie: la vodka liscia e pura, e la vodka aromatizzata.
La vodka pura è quella maggiormente prodotta e richiesta dalla tradizione, mentre le vodke aromatizzate sono il frutto di esperimenti ben riusciti con l’aggiunta di aromi per dar sapore al distillato. Quest’ultima categoria è sempre più richiesta ed apprezzata, e tra le versioni più vendute troviamo quella al caramello, alla vaniglia o ai gusti frutta.vodka MySpirits

Curiosità

La parola “vodka” in diverse lingue slave è la corrispondenza del termine italiano acqua. In Russia la bevanda viene indicata con la parola вода (voda), mentre in Polonia con il termine woda. In entrambe le lingue è possibile notare che l’aggiunta della desinenza -ka al termine di una parola, corrisponde al suo diminutivo/vezzeggiativo.

Come si beve la vodka?

La vodka, per essere definita tale, deve avere una gradazione alcolica non inferiore ai 37,5 gradi. Date le sue caratteristiche atipiche, è considerata un drink da battaglia, da bere tutto d’un sorso in bicchierini tipici da shot, oppure in aggiunta ad altri elementi nella creazione di cocktail estivi e non solo. Non avendo sapore infatti, a differenza di altri distillati come il gin o la tequila, rende i cocktail molto delicati e beverini.
La tradizione slava prevede che la vodka venga accompagnata da un ricco buffet dove non possono mancare i cetriolini, le verdure marinate e gli antipasti salati. In Polonia inoltre, è tradizione pasteggiare con la vodka durante le cerimonie importanti come il matrimonio. In queste occasioni trovare acqua sul tavolo è davvero una grande, grandissima sfida.

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