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Malfy Gin è il nome di una curiosa etichetta di distillati prodotti da Torino Distillati, un’azienda italiana che ha saputo racchiudere il fascino del passato in un prodotto interessante ed innovativo.
La storia del Malfy Gin affonda le sue radici nel lontano XI secolo, e nella leggenda che narra di come un gruppo di monaci della Costiera Amalfitana, con lo scopo di creare un intruglio medico e curativo, misero le bacche di ginepro in infusione nell’alcool con l’intento di trasmetterne le proprietà benefiche. Questo esperimento fu fondamentale per arrivare alla ricetta di un distillato che oggi è tra i più in voga, il gin.
Il gin ha viaggiato per mari e monti, e si è arricchito di aromi e sfumature profumate del mondo che hanno contribuito ad ampliare il ventaglio di ricette e distillati disponibili sul mercato.
Cos’è il Malfy Gin?
Il Gin Malfy è dal 2006 fonte di curiosità per gli appassionati. Il lavoro della Torino Distillati infatti, è una continua ricerca di equilibrio tra botaniche diverse e dal puro carattere italiano.
Attualmente l’azienda produce gin con ben 9 botaniche diverse:
- bacche di ginepro toscane;
- pompelmo rosa e arance rosse di Sicilia;
- limoni della Costiera Amalfitana;
- radici di liquirizia;
- coriandolo;
- angelica e iris;
- corteccia di cassia.
Si tratta di un gin caratterizzato da sfumature agrumate e tratti balsamici, che rendono ogni sorso raffinato, armonioso ed equilibrato.
Il Gin Malfy è riuscito a conquistare il grande pubblico, e ad affermarsi come un’etichetta innovativa e dalla grande personalità che rivive nell’inimitabile volto mediterraneo.
Come viene prodotto il Malfy Gin?
Il Malfy è prodotto con una tecnica particolare, una distillazione a freddo in un alambicco in acciaio, ad una temperatura di soli 60 gradi. Al di sotto di questa temperatura non è possibile attivare il processo di distillazione, ma così è possibile non alterare la composizione delle botaniche, e ottenere il massimo dall’estrazione degli aromi degli agrumi. Questi ultimi, prima della distillazione, vengono immersi in alcool e poi spremuti con un torchio tradizionale.
L’ultimo passaggio prima dell’imbottigliamento, utile a dare al Gin Malfy un aspetto cristallino, è quello di filtrare accuratamente il gin per eliminare ogni residuo.
Quanti tipi di Malfy Gin ci sono in commercio?
La gamma luxury di Malfy comprende quattro versioni premium.
I primi due classici:
- Il Malfy Gin Original, il classico in stile “dry“, molto secco con acute note di ginepro equilibrate a fresche note agrumate e speziate di coriandolo;
- Il Malfy Gin al limone, dove le note agrumate dei limoni di Amalfi predominano sia nel profumo, sia nel sapore, e le altre botaniche si fondono per restituire un gin morbido, dolce e beverino;
Le ultime versioni lanciate in commercio:
- il Malfy Gin all’arancia, che colpisce per l’unione delle arance rosse di Sicilia con ginepro e altre 6 botaniche, che restituiscono un distillato bilanciato tra note dolci e speziate;
- il Malfy Gin rosa, che risulta morbido e più dolce rispetto ai precedenti, questo dipende dal mix del pompelmo rosa di Sicilia con la dolcezza del rabarbaro ed altre botaniche.
Curiosità sul Malfy Gin
Il Gin Malfy è il richiamo alla Costiera Amalfitana, così come ricorda il nome, ed è un distillato particolare che è possibile degustare e gustare in modi diversi; si può bere nei cocktail per aggiungere freschezza, o da solo per sentire esaltati i profumi e ritrovarsi in vacanza.
La bottiglia è lavorata con una tecnica del vetro tutta made in Italy, ed il tappo è in vero legno di quercia. I dettagli più sensibili li troviamo nell’etichetta, cui stemma ricorda le gare di canottaggio che coinvolgevano le quattro Repubbliche marinare d’Italia tra cui Amalfi, e nella sigla G.Q.D.I che sta per: “Gin di qualità Distillato in Italia“.
