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Tipi di grappa italiana: curiosità e caratteristiche

Tempo di lettura 2 min -  

Il mondo dei distillati è tanto variegato, e non deve spaventare pensare a quanti tipi di grappa diversi è possibile trovare in commercio. Conoscere, riconoscere e classificare le tipologie di grappa non è cosa da poco. Sono tantissimi infatti, i criteri a cui bisogna far riferimento; dai metodi di distillazione all’invecchiamento, per esempio.
L’Italia è ancora incerta su quale dei diversi metodi di classificazione stabilire, per cui non esiste una legge con dei criteri omogenei. In soccorso arriva la possibilità di affidarsi alle etichette, che riportano sulle bottiglie preziose informazioni, in più la possibilità di affidarsi al metodo di classificazione ideato dall’Associazione Nazionale degli Assaggiatori di Grappa (ANAG). La valutazione, secondo questa metodologia, avviene attraverso gli elementi sensoriali e le caratteristiche di affinamento dei diversi tipi di grappa.

Classificazione dei tipi di grappa

Le grappe nascondono tantissimi significati. Le particolari varianti, la provenienza geografica e il metodo di lavorazione portano sulle spalle una storia secolare di tradizione e cultura che differenzia tutti i prodotti tra loro. Nonostante il metodo ANAG non rappresenti una legge approvata in via ufficiale, risulta oggi l’unico strumento che conduce alla classificazione delle grappe come a seguire:

Grappa aromatizzata

La grappa aromatizzata è una delle tipologie di grappa giovane, alla quale vengono aggiunti per infusione degli aromi naturali vegetali, o dei frutti, per conferire al distillato profumo e colore. Tra tutti gli aromi si predilige aggiungere:

  • timo;
  • mugo;
  • camomilla;
  • prugne;
  • mirtilli;
  • fragole.

Grappa giovane

La grappa giovane è un distillato “nudo”, che mette in risalto le qualità della vinaccia e dell’esperto distillatore. Questa infatti, viene distillata e fatta risposare in contenitori di acciaio o vetro, senza mai essere travasata in botti di legno. Non potendo attingere nessun aroma, quelli che emergono sono esclusivamente provenienti dal vitigno. Queste grappe sono caratterizzate da una totale trasparenza, un gusto prevalentemente secco ed un leggero profumo fruttato.

Grappa giovane aromatica

La grappa giovane aromatica è un distillato che segue le stesse fasi di lavorazione della classica grappa giovane. La differenza è esclusivamente da evidenziare nel prodotto di partenza. Le vinacce utilizzate per questo prodotto infatti, provengono da uve semi-aromatiche ed aromatiche, ed il sapore cambia in base al grado di profumazione del vitigno.

Tipi di grappa invecchiata

La denominazione grappa invecchiata, porta con se il peso di un riposo dai 12 ai 18 mesi. Questo periodo di riposo è regolato dalla legge italiana, e accertato dall’Agenzia delle Dogane. Queste grappe hanno un sapore unico, dato dalle botti in legno in cui vengono lasciate invecchiare.

Grappa invecchiata in legno o barricata

Tra i tipi di grappa, quella invecchiata in legno o barricata è la più dolciastra, con note di vaniglia e cioccolato. Questa deve, per la legge italiana, riposare in contenitori di legno per almeno 12 mesi. Le tipologie di grappa che riposano in piccole botti di rovere francese, con capacità tra i 225 e i 228 litri, sono denominate per legge la legge: barricata o barrique.

Tipi di grappa riserva o stravecchia

Il periodo minimo di invecchiamento per queste grappe è di 18 mesi. Tra le tipologie di grappa, questa conserva morbide e delicate fragranze che, a seconda del legno, si fondono con note di tabacco e spezie. Quando il distillato supera i 30 anni, gli aromi assorbiti possono ricordare miele, frutta matura, pepe o chiodi di garofano. Sono, per la maggior parte delle volte, delle grappe da collezione.

 

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